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Come farsi piacere il lavoro dell’Oss

Come farsi piacere il lavoro dell’Oss? Cosa c’è di bello nel vedere una persona star male, soffrire o addirittura perdere la vita?

L’Oss è una figura professionale che svolge un lavoro frustrante da un punto di vista sia fisico che mentale. Si tratta di una professione che espone chi la esercita ad un carico di lavoro notevole, nonché ad un livello elevato di stress emotivo. Tuttavia, se svolto seguendo determinate strategie, anche questo mestiere può regalare grosse soddisfazioni.

Con questo articolo vedremo quali sono le strategie e i consigli per farsi piacere il lavoro dell’Oss.

Aspetti negativi del lavoro dell’Oss

Prima di analizzare nel dettaglio le strategie e i consigli per farsi piacere il lavoro dell’Oss, è necessario innanzitutto trattare gli aspetti negativi di questa professione.

Il primo fattore avverso è costituito dal carico di lavoro. L’Operatore Socio Sanitario svolge attività che possono risultare assai faticose. L’igiene e la mobilizzazione di un paziente anziano o non autosufficiente, per esempio, sono mansioni che richiedono un dispendio considerevole di energie fisiche.

A pari dello sforzo fisico c’è lo stress emotivo. L’Oss lavora a stretto contatto con pazienti con problemi di salute gravi e cronici e questo può risultare molto frustrante sul piano mentale. Un eccessivo coinvolgimento emotivo da parte dell’Operatore può provocare in lui stati di ansia, sensi di colpa e stress, anche al di fuori dell’orario di lavoro. Questa situazione estrema viene definita “burnout” ed è considerata una vera sindrome da esaurimento correlata allo svolgimento di una determinata professione.

A causa di questi fattori, sindacati e associazioni di categoria, da più tempo, si stanno battendo per spingere la figura dell’Oss verso il suo riconoscimento di “lavoro usurante”.

Un altro carattere negativo di questo lavoro è dato dal suo salario. Chi fa l’Oss generalmente non naviga nell’oro perché il suo salario è relativamente molto basso. Questo è sicuramente un fattore limitante per molti operatori. C’è da sottolineare che questo lavoro risulta essere assai meno remunerativo nel settore privato, mentre in quello pubblico prevale un livello maggiore di gratificazione salariale.

Perché non vuoi fare questo mestiere?

A tal proposito qualche mese fa ho lanciato, su questo sito, una statistica. Lo scopo era quello di comprendere il livello di felicità di chi esercita questa professione. Da questa indagine è emerso che il 90% degli Oss amasse il proprio mestiere pur ammettendo che alcune condizioni non fossero soddisfacenti.

Quali sono queste condizioni? Il 57% dei votanti ha affermato di non essere soddisfatto delle proprie condizioni generali di lavoro (stipendi bassi, orari scomodi, carenza di personale). Per il 23% invece l’Oss è un mestiere dispendioso fisicamente e mentalmente. Solo il 7% ha ammesso di avere un rapporto infelice con capi e colleghi, mentre il 14% ha riconosciuto come influenti tutti i fattori accennati.

 

Perché non sei felice di farel'Oss?

Un altro fattore negativo è dato dall’eccessiva esposizione alle malattie. L’Oss può essere esposto a malattie ed infezioni durante il lavoro, soprattutto quando si prende cura di pazienti con malattie contagiose.

A questo punto ti invito a leggere un articolo, scritto un po’ di tempo fa, che pone al centro dell’attenzione i rischi legati all’attività dell’Oss.

Strategie e consigli per farsi piacere il lavoro dell’Oss

Dopo aver analizzato gli aspetti negativi legati all’attività dell’Oss, adesso provo ad individuare una serie di strategie che possono aiutarti ad apprezzare di più questo lavoro. Prima di cominciare è necessario sapere che per fare questo mestiere bisogna avere una certa predisposizione.

Qualche anno fa realizzai un articolo che ha suscitato molto interesse e anche qualche polemica. In esso scrivevo che non tutti potessero fare questo mestiere malgrado la facilità con cui si ottenesse il titolo. Se vuoi leggere integralmente quell’articolo clicca qui.   

Adesso entriamo nel merito della questione. Quali sono le strategie e i consigli che possono aiutarti a raggiungere un certo livello di soddisfazione e di piacere nel tuo lavoro?

Comprendi l’importanza di ciò che fai

La base di partenza è la comprensione dell’importanza del proprio lavoro. A volte questo aspetto lo si dà per scontato. Ciò accade soprattutto dopo tanti anni di servizio quando alcune attività cominciano a pesarti e ad esser svolte in modo meccanico senza pensare alla rilevanza di ciò che fai. Ricorda che svolgi un ruolo fondamentale che ti permette di aiutare le persone che soffrono a eseguire attività quotidiane, e di offrire loro supporto emotivo e fisico. Non solo. Ricorda di essere un punto di riferimento anche per la famiglia del paziente. Tutto ciò dovrebbe essere uno stimolo importante verso il raggiungimento di un senso di appagamento personale. Sentirsi utili è fondamentale perché genera un livello maggiore di fiducia e sicurezza verso le proprie capacità. La consapevolezza dell’importanza del tuo ruolo, dunque, può aiutarti ad incrementare il senso di gratificazione personale. 

Lavora sulla tua empatia

Un altro consiglio è quello di lavorare sulla tua capacità di comprendere i bisogni e le preoccupazioni dei pazienti. L’accrescimento di un rapporto empatico con il paziente può aiutarti a sentirti più coinvolto e a motivarti maggiormente nel tuo lavoro.

Sviluppa nuove competenze.

Per incrementare la tua motivazione a svolgere questo lavoro è importante saper sfruttare al meglio le tue competenze. Apprendere cose diverse, fare nuove esperienze, sviluppare nuove abilità, può accrescere la tua motivazione.

Crea un ambiente positivo

Costruisci, se ti è possibile, un ambiente di lavoro positivo. Fai del tuo meglio per avere un rapporto garbato e piacevole con i tuoi colleghi, incoraggiando gli altri a fare lo stesso.

Focalizzati sugli aspetti positivi del tuo lavoro

Prova a concentrarti sulle cose positive che caratterizzano la tua professione. Pensa che il tuo lavoro ti permette di aiutare tantissime persone e di fare la differenza nella vita degli altri.

Sii meno severo con te stesso: apprezza quello che hai!

Cerca di vedere il lato positivo e di apprezzare il fatto di avere un lavoro che ti permette di fare la differenza nella vita degli altri.

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Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

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