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Dieci consigli per affrontare un turno di notte.

Il lavoro notturno è decisamente più dispendioso, sul piano fisico e mentale, del lavoro diurno. È statisticamente provato che chi lavora durante la notte è maggiormente predisposto a contrarre patologie cardiovascolari e malattie ischemiche. Chi lavora in ambito sanitario ed assistenziale, nella maggior parte dei casi, è un turnista. Il suo servizio professionale è richiesto, dunque, anche la notte. Se sei un Operatore Socio Sanitario, un infermiere o un professionista della sanità, e svolgi un lavoro notturno, puoi ritenerti fortunato: sei capitato nel posto giusto al momento giusto. Ti darò 10 consigli utili per affrontare questo impegnativo turno lavorativo.

1. La “notte” non è un giorno di riposo.

L’errore forse più comune è quello di considerare la notte come un potenziale giorno di riposo. La maggior parte dei lavoratori desidera sicuramente lavorare la notte, e ciò avviene essenzialmente per tre motivi: 1) E’ il turno più retribuito; 2) durante il giorno ci si può ritenere liberi; 3) Si acquista il diritto di godere dello “smonto notte” e del giorno di riposo. Dunque, per molti, la notte è un’opportunità imperdibile per godere a pieno di tre giorni da dedicare alla famiglia, agli hobbies o addirittura per svolgere un altro lavoro. La realtà è ben diversa. Il lavoro notturno è molto dispendioso, sia dal punto di vista fisico sia sotto il profilo mentale, per cui il riposo è indispensabile, sia nelle ore immediatamente precedenti che in quelle successive.

2. Dormi…ma non troppo!

E’ consigliabile un riposo pomeridiano non inferiore ai 90 minuti.

Sulle ore da dedicare al sonno prima di affrontare un lavoro notturno, gli esperti si dividono. In media diciamo, però, che è consigliabile un riposo pomeridiano non inferiore ai 90 minuti. Il sonno deve essere, se possibile, conciliato da un ambiente idoneo che si avvicini il più possibile a quello della notte: fai in modo che la tua camera resti al buio e che nella tua casa regni il silenzio: spegni lo smartphone! Solo così il tuo sonno può avvicinarsi il più possibile a quello più soddisfacente della notte.  Il consiglio che ti do è però di non esagerare: la ricerca del sonno non deve essere un’ossessione. Se proprio non riesci a chiudere occhio, prova a fare altro.

3. Dedicati a ciò che più ti piace fare.

Allontana il pensiero del lavoro dedicandoti alle attività che ami maggiormente. Da appassionato di bici, il consiglio che ti do è quello di fare una lunga passeggiata sulle due ruote, magari in compagnia del tuo partner. Oppure potresti ascoltare della buona musica rilassante, o vedere la tua serie tv preferita. Se esci, frequenta se ti è possibile ambienti sani, distanti dal caos e dallo smog della città.

4. Evita attività sportive particolarmente intense.

Vinci la tentazione di prendere parte alla partita di calcetto settimanale organizzata dai tuoi amici, per scongiurare il rischio di incappare in un affaticamento muscolare. Lo sport prima di andare a lavoro può farti bene, ma solo se svolto con moderazione.  Recati al parco più vicino a casa tua, per una “camminata veloce” o una “corsetta” che non superi però i 35 minuti. Non mancheranno altre occasioni per tentare di centrare la qualificazione ai prossimi giochi olimpici. Anche in questo caso, il consiglio che ti do è quello di fare una passeggiata in bici.

5. Non bere troppi caffè.

Un altro errore comune è quello di pensare che bere 4 o 5 tazze di caffè durante il giorno, possa servire a mantenerti sveglio ed energico per tutto il corso della notte. Non è proprio così. È vero che la caffeina stimola il sistema nervoso ed è utile per combattere la stanchezza e la sonnolenza. Ma è altrettanto vero che abusarne può risultare inutile, se non addirittura controproducente. Un uso sconsiderato della caffeina accelererà il tuo battito cardiaco ed aumenterà il tuo stato d’ansia. Di certo non l’ideale per chi è impegnato a lavoro durante la notte.

6. Non bere alcolici durante il giorno.

Per affrontare la notte in piena forma e con entusiasmo, è il caso che rinunci alla tua consueta birretta dopo cena. L’alcol può avere un impatto negativo sulla tua salute e può compromettere la qualità del tuo lavoro. A differenza del caffè, l’alcol rappresenta un sedativo per il sistema nervoso, genera sonnolenza, stanchezza e problemi nella concentrazione.

7. Segui una buona alimentazione.

Per affrontare una notte di lavoro avrai bisogno di energie, ma ciò non deve essere un alibi per abbuffarti a cena con cibi particolarmente elaborati. Fai una cena sana ed equilibrata ricca di proteine, in orari più vicini possibili agli standard tradizionali. Durante il giorno segui sempre un regime alimentare sano basato su cereali integrali, verdure, carni magre, frutta. Riduci gli alimenti ricchi di grassi animale. Dopo il lavoro, gli esperti consigliano un leggero spuntino, a base di carboidrati, per favorire il rilassamento, utile per il sonno mattutino compensativo. Per onesta intellettuale devo ammettere che quest’ultimo consiglio non è “farina del mio sacco” in quanto estrapolato da un vecchio articolo pubblicato sul Corriere della Sera (per una lettura integrale dell’articolo clicca qui .)

8. Limita l’uso di farmaci.

Alcuni farmaci possono indurre sonnolenza, spossatezza ed altri effetti indesiderati, che potrebbero farti “rendere meno” durante il lavoro. Scegli sempre rimedi naturali, ma se proprio non puoi farne a meno, prima di assumere un farmaco, leggi attentamente le controindicazioni riportate sul bugiardino.

9. Non trascorrere troppe ore al mare.

È estate, fa caldo. L’idea di trascorrere un’intera giornata al mare è davvero allettante, peccato però che sia davvero pessima. Passare troppe ore sotto il sole non è per nulla consigliabile per chi deve affrontare una lunga notte di lavoro. Se proprio devi, vai in spiaggia alle 8 del mattino e per un periodo di tempo non superiore alle 2 ore. In questo modo eviterai situazioni stressanti come quelle lunghe code in auto che separano casa tua dallo stabilimento balneare che hai deciso maldestramente di frequentare.

10. Limita drasticamente l’utilizzo di smartphone, tablet e pc.

L’uso continuo di smartphone riduce notevolmente il livello di attenzione dell’individuo.

Un uso continuo e sconsiderato di smartphone e tablet durante la giornata riduce notevolmente il tuo livello di attenzione durante la notte. Ricordati sempre che lavori in un settore, quello dell’assistenza sanitaria, in cui non sono ammessi passi falsi. Una piccola disattenzione può clamorosamente mettere in pericolo la salute di un paziente e compromettere, di conseguenza, il tuo posto di lavoro. Durante il giorno, fai un uso moderato del tuo smartphone e dedicati ad attività più compatibili con il tuo impegno notturno.  

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

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