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L’Oss nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla

L’Oss può svolgere un ruolo importante nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla. Ho deciso di trattare questo tema per un motivo anche personale. In passato ho svolto il Servizio Civile presso l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) di Siracusa. Si è trattata di un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di formarmi sotto il profilo professionale e umano. Prima di descrivere le mansioni dell’Oss nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla è necessario innanzitutto capire qualcosa di più su questa grave malattia.

Cos’è la sclerosi multipla?

La Sclerosi Multipla è una malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale. Essa inizia a manifestare dei sintomi quando le cellule nervose del cervello smettono di comunicare (o comunicano male) con alcune parti del corpo. Questa patologia è autoimmune e demielinizzante. Mi spiego meglio. Il sistema immunitario anziché svolgere una funzione di difesa verso l’organismo diventa una minaccia per lo stesso. Nella Sclerosi Multipla le difese immunitarie danneggiano la guaina mielinica, cioè la struttura che avvolge gli assoni dove viaggiano le cellule nervose. Le lesioni della mielina vengono definite “placche”. Non è un caso che la patologia sia definita pure “sclerosi a placche”.

guaina mielinica
La guina mielinica

Le statistiche

Prima di dedicarci all’argomento “L’Oss nell’assistenza al paziente con sclerosi multipla” è indispensabile fornire qualche statistiche. I numeri purtroppo fanno paura.

La Sclerosi Multipla è una malattia molto diffusa.

Nel nostro Paese si contano circa 133 mila casi. (Fonte: Aism.it)

La malattia rappresenta la principale causa di invalidità, di origine non traumatica, nei giovani. Può manifestarsi a ogni età, ma una maggiore incidenza è stata rilevata nei giovani tra i 20 e i 40 anni e nelle persone di sesso femminile (rapporto 2 a 1).

La persona con Sclerosi Multipla

assistenza paziente sclerosi multipla

Nel corso della mia vita ho conosciuto centinaia di persone con Sclerosi Multipla. Si tratta di pazienti, amici, ex compagni di classe e parenti. Ci sono persone che necessitano di assistenza nello svolgimento delle attività quotidiane di base. Altre invece utilizzano alcuni ausili per potersi spostare da un luogo ad un altro. Nei casi più gravi alcuni soggetti sono costretti a letto a causa della malattia. Ci sono persone, infine, completamente autonome su cui non sospetteresti mai che soffrissero di una patologia così grave.

Quello che ho imparato in questi anni è che la malattia colpisce in modo diverso ogni singola persona.

Le persone affette da Sclerosi Multipla hanno lamentato, agli esordi della malattia, una presenza di sintomi alternata da fasi asintomatiche. In generale i sintomi più comuni sono:

  • Visione sfocata
  • Difficoltà nella deambulazione
  • Disturbi cognitivi
  • Perdita della sensibilità agli arti

Si può guarire dalla Sclerosi Multipla?

La risposta purtroppo è No. La Sclerosi Multipla è una malattia cronica e progressivamente invalidante. La ricerca scientifica, tuttavia, negli ultimi anni ha compiuto notevoli passi in avanti. Grazie ai farmaci, alle cure a disposizione e alla riabilitazione, le persone con Sclerosi Multipla hanno riscontato importanti miglioramenti nella loro qualità della vita.

L’Oss nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla

Entriamo finalmente nel merito dell’argomento che più ci riguarda. Qual è il ruolo dell’Oss nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla?

Per rispondere a questa domanda è necessario capire quali siano le esigenze del singolo paziente. Come ho già detto prima, le esigenze possono variare da caso a caso. In generale l’Oss aiuta il paziente non autonomo (o parzialmente autonomo) nello svolgimento delle attività quotidiane di base. L’igiene è una di queste. La persona assistita può presentare difficoltà a compiere attività apparentemente banali, come lavarsi, vestirsi o addirittura mangiare. Anche l’assistenza durante i pasti rientra dunque nelle mansioni dell’Operatore Socio Sanitario.

Tra i sintomi che abbiamo visto vi è pure la difficolta nella deambulazione. Alcuni pazienti necessitano del supporto di carrozzine e deambulatori. Dovere dell’Oss è la conoscenza di questi ausili e delle procedure principali di mobilizzazione del paziente.  Può essere necessario che un paziente abbia la necessità di essere trasferito dal letto alla sedia a rotelle, e viceversa. L’Oss deve essere in grado di farlo senza compromettere l’incolumità della persona assistita. Sui soggetti più gravi, l’Operatore deve inoltre mettere in pratica tutte le conoscenze relative alla prevenzione legata all’insorgenza di lesioni da decubito.

Altre attività possono essere il trasporto e il disbrigo pratiche. Il paziente con SM può avere necessità di raggiungere dei luoghi lontani da casa, ad esempio dei centri per la riabilitazione. Ebbene, l’accompagnamento può essere un compito dell’Oss.

È assolutamente vietata la somministrazione dei farmaci poiché questa rappresenta una prerogativa esclusiva di medici ed infermieri. Cosa diversa è invece il ritiro dei medicinali che può essere effettuato da terzi tramite delega.

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

2 pensieri riguardo “L’Oss nell’assistenza al paziente con Sclerosi Multipla

  • angela montano

    grazie Marco sei sempre prezioso nel darci dritte su argomenti per esame e approfondimenti per futuro lavoro. un caro saluto Angela

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  • Elisa formentin

    Sono un OSS, e leggendo questo blog. Ho capito ch e non conoscevo molte cose di questo mondo. Sono stata entusiasta nel aver letto e accolto , queste situazioni. E mi piacerebbe molto farne parte . Per poter in qualche modo essere utile.

    Rispondi

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