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Cosa rischia il datore di lavoro se non fornisce guanti e mascherine all’operatore?

La vicenda “Coronavirus” riporta al centro dell’attenzione di lavoratori e datori di lavoro l’importanza dell’impiego dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per una maggiore sicurezza sul lavoro, soprattutto nell’ambito delle professioni socio-sanitarie. Un tema che ho affrontato proprio ieri in un articolo dal titolo “Cari Oss, utilizziamo i DPI a prescindere dalla diffusione del Coronavirus”. Se nel pezzo di ieri ho ribadito l’importanza dell’utilizzo di guanti, mascherine e quant’altro sempre e comunque, e quindi indipendentemente dal problema “coronavirus”, oggi invece voglio parlare delle responsabilità del datore di lavoro in caso di omessa fornitura di tali basilari dispositivi. Ieri ed oggi alcuni operatori mi hanno scritto asserendo che non sempre le aziende presso le quali lavorano sono così disponibili a fornire tutti gli strumenti utili per garantire loro lo svolgimento di un servizio in piena sicurezza. Alcuni addirittura dichiarano di provvedere in prima persona all’acquisto di alcuni dispositivi sostenendo dei costi che l’azienda non è incline a rimborsare. Così, dopo essermi documentato, ho deciso di scrivere un pezzo che affronti questa particolare e assai spinosa questione.

Cosa dice la legge?

In materia di DPI la legge di riferimento è il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, e cioè il decreto legislativo n. 81 del 2008. Questa importante norma, all’articolo 74, definisce i DPI come una qualsiasi “attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno e più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro”. Ma chi ha l’onere di fornire questi dispositivi al lavoratore? E nel nostro specifico caso, chi ha il dovere di consegnare guanti, mascherine e altri dispositivi all’operatore sanitario? La risposta è assai ovvia. Il soggetto che ha l’obbligo di valutare i rischi e di provvedere di conseguenza alla prevenzione e alla protezione dagli stessi è, naturalmente, il datore di lavoro. A ribadirlo lo stesso decreto del 2008, all’articolo 18, comma 1, lettera D, che così recita: “Il datore di lavoro deve fornire al lavoratore i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale”. Tali dispositivi servono all’operatore sanitario a scongiurare rischi anche più gravi di quello di contrarre il virus come il rischio biologico e chimico.

E se il datore di lavoro omette tali obblighi?

Torniamo a questo punto alla domanda iniziale che ha dato il titolo a questo, spero interessante, articolo, e cioè “Cosa rischia il datore di lavoro se non fornisce guanti e mascherine al dipendente?” Nel caso in cui venisse accertata tale omissione, il datore di lavoro rischia la reclusione dai due ai quattro mesi e un’ammenda dai 1.644 ai 6.576 euro (fonte: sicurezzalavororoma.it). Chiaramente, se da tale inadempienza derivi un danno più o meno grave del lavoratore (un infortunio o addirittura la morte) verranno avviati altri procedimenti penali. Va precisato che anche l’operatore ovviamente ha degli obblighi in materia di DPI. Tra questi quello di seguire corsi e piani di formazione in materia di sicurezza sul lavoro, obbligatori per legge ed organizzati dall’azienda, ma anche quello di utilizzare i dispositivi per lo scopo previsto senza farne un uso improprio.

 

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

25 pensieri riguardo “Cosa rischia il datore di lavoro se non fornisce guanti e mascherine all’operatore?

  • Salve , io e tanti altri miei colleghi lavoriamo in una Azienda , facendo Sicurezza Industriale, quindi siamo a stretto contatto con diverse persone di nazionalità anche diversa, da quando si è reso noto la diffusione del Cover19 , abbiamo chiesto sempre che ci venisse , o forniti delle dovute protezione DPI ( sanitari) MASCHERINE e GUANTI…abbiamo solo ricevuto il disinfettante x le mani , c’è stata NEGATA la possibilità di portare sua la MASCHERINA , che i GUANTI , In quanto ce stato detto che non fanno parte della nostra divisa che indossiamo , non CONSONE., Un collega x tutelare la propria salute sia sua che della famiglia (cosa che dobbiamo fare tutti ) si è presentato a lavoro con la Mascherina l’è stato detto da un superiore di levarsi la Mascherina oppure se ne poteva andare a casa , lo stesso è andato a casa , in questo caso cosa rischia il dipendente ? Secondo voi l’azienda a cosa può andare incontro ad una decisione del genere nei confronti dei suoi dipendenti ? Grazie.

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  • cari dipendenti che avete tutti i diritti e addossate ad altri tutte le responsabilità e obblighi stringenti.
    Quando sarete disoccupati perchè la vs azienda avrà chiuso per fallimento o perchè qualcuno si sarà stancato di avere solo obblighi e rischi, ricordatevi il benessere che avevate quando quello”stronzo” del datore di lavoro faceva il possibile per farvi lavorare in condizioni decenti, pur senza riuscire nell’impossibile ottemperanza di tutte le regole.
    Vero che per lo più voi oss siete in prima linea oggi, vero che il vs datore di lavoro è per lo più lo stato che se non vi fornisce nulla tanto non rischia, ma se ognuno non combatte la sua battaglia senza troppo curarsi delle ferite, siamo-siete FINITI.

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  • E se nonostante le richieste scritte da noi lavoratori dai sindacati lavorando in ospedale continuano a dire solo nelle zone a rischio…cosa dobbiamo fare se nn ce le danno …il rischio è dappertutto …specialmente in ospedale

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  • Pasquale

    E per i datori di lavoro che non corrisponderanno lo stipendio per tutta la durata della chiusura dei propri locali? A questi signori cosa sarà fatto? Loro che assumono a tempo indeterminato e per 8/10 ore lavorative diurne e notturne con contratti fasulli a tempo determinato e part time per risparmiare tasse ed incassare sovvenzioni ed agevolazioni statali?

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  • Sono una Oss intervengo presso il domicilio di anziani ma anche post dimissione ospedaliera.
    Sono dipendente di una cooperativa onlus e quando ho chiesto se avevano gel disinfettante mi hanno risposto con una smorfia.
    Dopo una settimana dal caos, inviano comunicazione a tutti i dipendenti di utilizzare mascherine e guanti…ora, i guanti li ho sempre dietro e comunque viene gentilmente chiesto alle famiglie di acquistarli, ma la mascherina se non ci pensavo da me, idem gel disinfettante..bonaaaa!!

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  • Andatelo a dire ai dirigenti Alitalia di passare maschere adatte ai lavoratori ed anche provvedere alla pulizia, di bagni del personale e filtri aria condizionata, e vediamo che rispondono!

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  • Bellissimo articolo infatti la banca dove lavora il mio compagno la BPM Aletti banca di investimenti perciò senza sportelli non ga dato nessun dispositivo di sicurezza! Da solo fare smart working a turni ma così non serve a nulla! Fate qualcosa anche voi grazie

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    • Isabella

      Buongiorno, io vorrei sapere se è regolare avere solo le mascherine chirurgiche in quanto portarla fino alla fine del servizio a me crea parecchi problemi in quanto non riesco a respirare in modo corretto creandomi capogiri. Non sono obbligati a consegnare quelle mascherine con la valvola?

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  • Cervera Rosa

    Buongiorno. Sono OSS lavoro in un’azienda privata in appalto ad un Ente ospedaliero. Vorrei aggiungere una mia perplessità per quanto riguarda le divise. Vi sembra normale che il datore di lavoro obblighi (anche e soprattutto in questa situazione d’emergenza) che sia il personale stesso a pensare al lavaggio della propria divisa, portandosele a casa a rischio di portare ogni contaminazione? Io mi sono rifiutata ed attendo loro risposta. Cosa ne pensate Grazie

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  • Maria Teresa borettink

    Io lavoro ufficio postale e sono sprovvista maschetina guanti

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  • Mariana Bejan

    Lavoro nel reparto di pneumologie… è sempre un problema per le mascherine!!!!se non ci forniscono le mascherine come mi devo comportare?

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  • Antonella

    Mio figlio sta’ lavorando per un’ente privata di ambulanze con servizio dialisi..è accaduto che nel prelevare un paziente dal proprio domicilio abbia constatato lo stato doloroso dello stesso..deceduto dopo pochi minuti..avvisato prontamente il medico del 118 che ne ha constatato il decesso..in tutto questo non si sa’ se il paziente era affetto da covid19 considerando che lo stesso datore non fornisce né mascherine né presidi di tutela.come difenderci da questo massacro?

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    • Buongiorno…mia sorella, che oltretutto a problemi ai polmoni, lavora x una ditta di pulizie che effettua servizio presso le stazioni ferroviarie e di autobus quindi deve pulire non solo uffici e stazioni ma anche i mezzi. Attualmente tutto ciò che hanno a disposizione sono acqua e vetril (comune detersivo) .la ditta non solo non fornisce le adeguate attrezzature in situazioni normali ma ad oggi sta promettendo di licenziamento chiunque si lamenta della mancanza di protezione. È da più di un mese che lavorano con lo stesso paio di guanti MONOUSO. Il problema non è solo il corona virus ma anche le miriadi di siringhe utilizzate da tossicodipendenti sui mezzi pubblici e nelle stazioni che ovviamente vengono smaltite nei comuni sacchi della raccolta indifferenziata.

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  • Vale anche per le ditte di pulizia vero?

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  • Una precisazione doverosa. I dpi da impiegare sono stabiliti in base al dvr che il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere. In funzione di questo, una volta definiti i rischi derivanti e derivabili dalla natura delle attività che il lavoratore é chiamato ad assolvere , devono essere indicati i dpi e le loro modalità di impiego. Inoltre il datore di lavoro é tenuto a verificare che il lavoratore li utilizzi. Quindi va in primo luogo verificato cosa prevede il dvr e se questo prevede l’obbligo di uso di guanti e mascherine (specificando se necessario le loro caratteristiche di protezione) il datore di lavoro ha l’obbligo inderogabile di fornirle. Fonte decreto 81/2008

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  • Emiliano

    Buon giorno io lavoro nel campo antincendio e sicurezza, per gli uffici postali di tutta l’Emilia Romagna, non abbiamo ne guanti ne mascherine la ditta ha dato il via libera ad acquistarli ma purtroppo non si trovano e stiamo lavorando nonostante abbiamo avvisato telefonicamente che i dpi in questione nn si trovano c’è molta tensione e anche paura cosa possiamo fare?

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  • Se a un OSS non viene fornito dal suo datore di lavoro il materiale per la sua incolumità è quella degli altri, come si deve comportare..può rifiutarsi di esercitare le mansioni?.. a quale sanzioni disciplinari va a ricorrere?..

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  • Se lavoro nella cosmetica è obbligato il datore di lavoro a fornirmi i guanti e mascherina e se sono diabetica cosa rischio

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  • Claudia

    Buonasera, lavoro in una rsa in provincia di monza e brianza, siamo stati forniti solo da 10 giorni di mascherina che assomiglia a un fazzoletto di carta . All’inizio della epidemia addirittura ci consteingevano a toglierla (mascherine personale per non diffondere panico negli anziani. Il direttore ha il dovere di comunicare al suo personale eventuali contagi di covid 19 presenti in rsa. Ma se non fanno tamponi come si fa a sapere se si è stati contagiati dal codice 19? Trovo tutto assurdo che non ci siano ad oggi procedure al riguardo! Grazie

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  • Marco pilleri

    Vale anche per le guardie giurate particolari G.P.G.

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  • Jennifer

    Buonasera, sono una Operatrice S.Sanitario Padova lavoro in una Casa di Riposo purtroppo siamo lasciati soli….lavoriamo senza il DPI ….quando ci lasciano una mascherina devono dura 4 giorni …

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  • Jennifer

    Purtroppo da noi gran parte degli ospiti di questa casa di riposo sono positivi al Covid 19 e tantissimi sono deceduti e soprattutto inizialmente i casi sospetti sono stati sottovalutati e non è stato comunicato agli operatori la eventuale positività .. La mia domanda è sono obbligata a lavorare senza i DPI ? Devo mettere in ballo la mia vita è la vita della mia famiglia grazie.

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  • Oltre alla marcatura CE su ogni dispositivo, se non meglio specificato dalla norma tecnica, deve essere presente: identificazione del fabbricante riferimento al modello di DPI qualsiasi riferimento opportuno caratteristico del DPI Se la progettazione e la costruzione hanno seguito una norma di riferimento questa deve essere seguita integralmente e deve essere riportata. La marcatura deve essere facile da individuare e da leggere, la spiegazione della marcatura ed eventualmente la sua posizione devono essere riportati nella nota informativa. Questa nota, redatta in italiano, che contiene oltre al nome e all’indirizzo del fabbricante o del suo mandatario nella Comunita, ogni informazione utile concernente: le istruzioni di deposito, di impiego, di pulizia, di manutenzione, di revisione e di disinfezione. I prodotti di pulizia, di manutenzione o di disinfezione consigliati non devono avere alcun effetto nocivo per i DPI o per l’utilizzatore; le prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verificare i livelli o le classi di protezione dei DPI; gli accessori utilizzabili con i DPI e le caratteristiche dei pezzi di ricambio appropriati; le classi di protezione adeguate a diversi livelli di rischio e i corrispondenti limiti di utilizzazione; la data o il termine di scadenza dei DPI o di alcuni dei loro componenti; il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto dei DPI; il significato della marcatura, se questa esiste; i riferimenti delle direttive applicate; nome, indirizzo, numero di identificazione degli organismi notificati che intervengono nella fase di certificazione dei DPI. La protezione degli arti superiori si realizza tramite guanti ma anche con protettori dell’avambraccio. Le categorie di rischi da cui proteggersi sono molteplici e molteplici sono quindi le tipologie di guanti ognuna delle quali viene percio sottoposta a prove specifiche. E’ necessario quindi per ognuna delle categorie di seguito illustrate individuare quale e il livello di protezione che piu si adatta al lavoro che si deve eseguire e si ricorda in proposito che, soprattutto nelle operazioni di tipo chimico, saranno probabilmente necessari piu tipi di guanti per ottenere una protezione adeguata. I guanti, esclusi quelli per elettricista e i chirurgici, hanno alcuni requisiti generali per esempio di ergonomia (taglie e livello di destrezza ottenibile), innocuita (pH neutro e assenza di sostanze riconosciute come allergizzanti), comfort ed efficienza definiti da una norma generale (EN 420) e hanno inoltre regole comuni per marcatura e tipo di istruzioni che devono essere fornite. Il rischio specifico da cui il guanto protegge e individuato da pittogrammi la cui apposizione ed i relativi livelli di prestazione sono soggetti a precise norme. Solo per i dispositivi di prima categoria non sono previsti pittogrammi.

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